Campioni del Mondo per la quarta volta nella storia. Questa volta soffrendo, disperando a tratti, aggrappandoci all'approdo dei rigori quando non ne avevamo davvero più. Ma una volta tanto la classica lotteria dei tiri dal dischetto, per di più contro la bestia nera Francia, ci ha detto bene, e nel momento più nero del calcio italiano degli ultimi vent'anni torniamo da Berlino con la Coppa del Mondo a dispetto, va ricordato, di parecchi pronostici.
La stampa internazionale, che aveva incensato gli azzurri dopo le ultime prestazioni, tornerà probabilmente a definirci catenacciari e fortunati, perchè dopo un ottimo primo tempo gli uomini di Lippi hanno visibilmente accusato i supplementari della semifinale, e dal 46' al 120' era stata indubbiamente la Francia a creare i maggiori presupposti per vincere partita e coppa. Ai nostri va dato merito di aver stretto i denti nel momento di difficoltà e di aver fatto cinque su cinque ai rigori, dove l'errore fatale per i francesi porta la firma di quel Trezeguet che ci aveva colpiti con il golden gol nella finale dell'Europeo del 2000.
Come previsto sia Lippi che Domenech confermano gli schieramenti delle semifinali: i francesi col 4-2-3-1, gli azzurri con 4-4-1-1, e l'inizio di gara è subito frizzante. In uno scontro con Cannavaro Henry rimedia un colpo al viso e resta stordito per un paio di minuti. Appena si riprende, al 5', apre lo spazio a Malouda che entra in area e va a terra sul contatto presunto con Materazzi; Elizondo concede il più che generoso penalty, Zidane calcia col cucchiaio, la palla sbatte sulla parte inferiore della traversa e supera la linea di porta, la Francia è subito in vantaggio.
Gli azzurri sembrano sorpresi, su un taversone di Sagnol deviato da Materazzi Buffon ha un altro brivido, il primo squillo dei nostri è una punizione da destra di Pirlo su cui Thuram sfiora l'autorete di testa. I francesi soffrono sulle palle inattive, ed al 16', su corner da destra ancora di Pirlo, Materazzi svetta su Vieira in mezzo all'area e batte di testa Barthez per l'immediato 1-1.
L'Italia tiene bene il campo e fa girare discretamente palla, ma pur spingendo sugli esterni non sembra brilantissima negli ultimi trenta metri; Totti è visibilmente giù di corda e non riesce a liberarsi dalla marcatura a uomo di Makelele, Toni soffre di solitudine in mezzo a Thuram e Gallas. Ci pensano allora i difensori sui calci piazzati a creare grattacapi a Barthez, ed al 27' ancora Materazzi di testa spaventa i francesi, con Elizondo che gli fischia comunque una discutibile spinta. Al 35' bella combinazione in velocità Totti-Gattuso-Toni, ma il centravanti si fa deviare in angolo la conclusione. Sul tiro dalla bandierina lo stesso Toni trova il primo acuto di testa, ed è la traversa a negargli il gol del 2-1.
Dopo l'intervallo lo scenario cambia: al 46' Henry sfonda subito la difesa italiana sul lato sinistro, ma Buffon para a terra il suo piatto destro. Poco dopo, al 49', l'attaccante dell'Arsenal affonda a destra trovando un angolo, e sugli sviluppi del corner Ribery calcia alto da fuori area. I francesi sembrano avere più benzina e crescono in convinzione, i nostri capiscono di essere in difficoltà e abbassano pericolosamente il baricentro. Al 53' Zambrotta rischia l'intervento in area su Malouda, poteva starci il rigore più che nel primo caso.
Al 61' Vieira accusa uno stiramento e lascia il posto a Diarra, Lippi cerca di bloccare l'emorragia cambiando assetto: richiama Perrotta e Totti inserendo Iaquinta e De Rossi, e disegna un 4-2-3-1 con Pirlo più avanzato e De Rossi al fianco di Gattuso a protezione della difesa. Le cose migliorano, anche se al 63' ci vuole ancora Buffon per disinnescare lo scatenato Henry, mentre al 76' Pirlo sfiora il palo con una punizione tagliata su cui Barthez, comunque, è vigile.
L'Italia soffre ma conduce in porto il pari fino al 90', prima dei supplementari Lippi si gioca anche il terzo cambio con Del Piero per Camoranesi. L'inerzia della partita resta anche nell'extra time nettamente dalla parte dei francesi, al 98' Ribery scambia con Malouda e col tocco di punta dal limite dell'area mette a lato di pochissimo. Al 103' Zidane imbecca a destra Sagnol e si porta in mezzo all'area, sul cross del terzino Zizou gira di testa a botta sicura, ed è uno strepitoso Buffon a negargli il gol con un gran colpo di reni all'indietro.
Nel secondo supplementare, finalmente, cala anche la Francia, che al 109' perde anche il suo faro. Dopo uno scambio verbale con Materazzi Zidane perde la testa e colpisce l'italiano con una capocciata al petto, l'impressione è che nè l'arbitro nè i collaboratori abbiano visto niente, e c'è il sospetto che a "suggerire" il da farsi a Elizondo sia stata l'organizzazione appena visto il clamoroso replay. Il fuoriclasse francese conclude con un cartellino rosso la sua straordinaria carriera. L'Italia prova a sfruttare in pochi minuti la superiorità numerica, ma non ci sono proprio più energie e si va ai rigori.
Gli azzurri questa volta non sbagliano niente; Pirlo, Materazzi, De Rossi, Del Piero trasformano con freddezza e precisione, Trezeguet sbaglia il suo penalty calciando sulla traversa, ed è Fabio Grosso a calciare il rigore che consegna l'Italia di Lippi alla storia.