Italiani campioni del Mondo,
La partita finale: Francia-Italia, vista da Buenos Aires
Eravamo riusciti ad arrivare all'ultima partita, tutti eravamo emozionati ed impazienti.
A Buenos Aires, la Fediba ( Federazione delle associazioni italiane di Buenos Aires) ha invitato gli italiani a vedere l'incontro sportivo, sarebbe meglio dire lo scontro, al Club Italiano, l'Associazione Calabrese nella sua sede in via Hipólito Yrigoyen, L'Eco d'Italia (settimanale) nella Casa del Centro Calabrese.
Un gruppo, composto da un'ottantina di persone, tra cui i giovani erano maggioranza assoluta, si è riunito all'Istituto Italiano di Cultura.
E' molto difficile raccontare quello che si è vissuto.
Tutti si sono alzati in piedi per cantare il nostro Inno nazionale, in cui, finalmente, i tifosi degli azzurri si sono identificati, lo hanno fatto con grinta e con passione. Chissà cosa avrebbe pensato Goffredo Mameli se ci avesse visti?
L'ansia regnava sovrana, ad ogni movimento il pubblico gemeva, urlava, incalzava, incitava secondo i movimenti dei giocatori.
Tutti eravamo presi da questa emozione collettiva, vissuta con un poco di angoscia, per l'esito incerto della partita, trepidazione ed esaltazione.
Ho pensato che i gemiti, le urla, mi facevano pensare ad un girone infernale.
Poi, per nostra fortuna, Zizou Zidane ha ricevuto il cartellino rosso ed è stato espulso per aver dato una testata nello stomaco a Materazzi. Chi non se lo ricorda? povero Materazzi, ma per noi è stato un bene. Zidane era il migliore della squadra francese, l'unico forse che ci faceva un po' di paura, ed il suo allontanamento ci ha rassicurati. Però la partita continuava, estenuante, sono arrivati i tempi supplementari e seguiva: uno ad uno.
I calci di rigore hanno determinato il vincitore, all'ultimo ...quello determinante, tutti sono esplosi in un grido liberatore: Goal, abbiamo vinto! Poi i salti, gli abbracci, i canti.
Finita la trasmissione siamo andati, come era ovvio, all'Obelisco, lì c'erano già alcune persone del gruppo di Cario ( editore di Eco d’Italia) e la festa è continuata, esaltante. Si sono aggiunte le persone del Centro Calabrese, della Fediba e della Associazione Calabrese.
Al ritmo dei tamburi gli italiani esultanti ballavano felici, le bandiere tricolori numerosissime sventolavano intorno all'Obelisco, dalle macchine in coda gli autisti facevano suonare i clacson.
E' stata un'esplosione di gioia.
Una persona vicino a me ha telefonato con il cellulare alla nonna "Senti nonna, hanno vinto gli italiani, senti la festa? i canti? Sono i tuoi connazionali". Mi sono emozionata ancora di più.
Il giorno dopo il commento dei ragazzi era unanime: E' stato molto bello, bellissimo, non me lo dimenticherò mai.